domenica 24 settembre 2023

AMO IL MIO PAESE


AMO IL MIO PAESE

C'era una volta Messignadi, piccolo centro della Piana di Gioia Tauro, frazione del comune di Oppido Mamertina. Immerso fra ulivi secolari, molto grazioso, con tante caratteristiche naturali e culturali. Un paese molto fiorente, con piccole imprese e piccole aziende che crescevano giorno dopo giorno donando lavoro e soddisfazione a tante famiglie. I suoi abitanti vivevano sereni e tranquilli, coltivando i campi e i terreni circostanti che davano loro benessere e profitto. Le abitudini oggi dei miei compaesani e la qualità della vita sono cambiate e si sono evolute. Messignadi oggi è divenuto un agglomerato di belle casa, belle ville, opere artistiche con rioni storici risalenti addirittura al Medioevo, intatte nel suo fascino dove il tempo sembra essersi fermato. Ma nel mio bel paesino oggi tante esigenze e diversi bisogni primari sono carenti: gli esercizi commerciali in generale, l'ufficio postale -non sempre gli errori si ripetono-, una piccola biblioteca e un'associazione culturale per i nostri artisti che si vogliono esibire: dalla musica all'arte, dalla poesia alla recitazione. Nonostante tali mancanze siamo orgogliosi di tutto quello che finora è stato fatto e di tutto ciò attualmente abbiamo a nostra disposizione. Gli anziani, le casalinghe e i giovani si sentono a disagio poiché sono costretti a valicare incessantemente i confini del loro paese per una qualsiasi necessità. I tempi sono cambiati: le tasse, il carovita e i pochi soldi che circolano costringono a malincuore i nostri compaesani a non investire e a non avere iniziative compatibili con le loro professioni o con le loro attitudini, non incrementando così le attività economiche e sociali. Spero vivamente e mi auguro che i politici sia a livello regionale e sia a livello locale possano incentivare finanziariamente le iniziative dei residenti così da rendere il nostro centro abitato più autonomo ed efficiente. Perdonatemi se mi sono intrufolata sfiorando un argomento molto delicato e importante. Sono una di voi, messignadese nata e cresciuta, mi rendo conto quando sono al paese delle difficoltà che sono presenti. “MESSIGNADI nel tempo” si augura che il nostro bel paesino ritorni agli allori di “C'era una volta” e che i desideri della nostra comunità divengano realtà.

Con simpatia.

GIUSEPPINA CONDELLO TUCCI



 

mercoledì 13 settembre 2023

UN OMAGGIO


 

UN OMAGGIO


Un personaggio appartenuto alla comunità messignadese è rimasto impresso nella mia memoria, lo ricordo con affetto. D'estate rivedo la sua famiglia che ritorna al paese natio per un breve periodo di vacanze. Questo uomo, semplice e umile, aveva la sua dimora alla “Figurella”. Quel piccolo handicap che aveva non gli impediva di affrontare la vita con assoluta normalità. Si era creato una propria famiglia sposando Antonietta e avendo avuto da lei quattro figli: Concetta, Rosa, Ninetta e Michele. Questo signore si chiamava Rocco Brizzi, detto “u sacrestanu”, egli ha dedicato parte della sua vita, quarant'anni circa, al servizio della parrocchia servendo la messa e la nostra gente. Benvoluto da tutti, ma soprattutto dal parroco di allora don Carmelo Caruso. Ogni giorno Rocco puntualmente si recava sul campanile della chiesa, per suonare l'antica e storica campana, venuta alla luce dopo alcuni anni dalle macerie e rovine del convento Santa Maria della Palomba dei Padri Domenicani, dopo il catastrofico terremoto del 1783 e deposta sul campanile dell'attuale chiesa parrocchiale. I particolari rintocchi arrivavano e colpivano il cuore di tutti. Con maestria e destrezza “u sacrestanu” la faceva vibrare. I suoi compaesani lo ricordano molto disponibile e la sua fede cattolica è stato un simbolo di autentica devozione. Dopo aver sofferto tanto si è spento in pace lasciando la sua cara famiglia e la nostra comunità, a Rocco Brizzi (u sacrestanu) “MESSIGNADI nel tempo” e “MESSIGNADI nel tempo e nel mondo” danno un tributo e lo ricordano sempre per la sua dedizione e per il suo operato.

GIUSEPPINA CONDELLO TUCCI

venerdì 1 settembre 2023

IN PELLEGRINAGGIO


 

IN PELLEGRINAGGIO


Oggi, primo settembre 2023, ricorre la festa della Madonna di Polsi. I Messignadesi partiti in pellegrinaggio (come ogni anno) sono molto devoti alla Santa Vergine. Per andare a trovarla partono di sera appiedati affrontando varie difficoltà. La strada montuosa che porta a Polsi è tanto dura e tortuosa e il viaggio molto lungo. Canti e preghiere s'innalzano accompagnando e alleviando il tragitto da compiere. La stanchezza diventa la loro forza e la volontà di arrivare alla meta prevista. La vallata dove sorge il Santuario di Polsi è sempre più vicino e i fedeli ormai arrivati salutano la Madonna e si commuovono inginocchiandosi davanti alla sacra statua. La Vergine li ha chiamati a sé dispensando a tutti i suoi figli presenti la benedizione, la pace, le grazie e la serenità nei loro cuori. Il ritorno in paese sarà più fortificato portando anche a tutti coloro che non sono potuti andare per vari motivi la protezione di Maria Santissima.

GIUSEPPINA CONDELLO TUCCI