mercoledì 1 aprile 2015

Donna Cornelia Capuano secondo i documenti

Donna Cornelia Capuano secondo i documenti (tratto da “Messignadi” di Rocco Liberti)
Il 20 giugno 1735 venne a morte don Giulio Capuano, di nobile famiglia oppidese. La moglie, donna Plagidia Mare, abitante a Messignadi, volendo maritare convenientemente la loro unica figlia, la quattordicenne donna Cornelia e forte dell’accettazione da parte di questa e del fatto che il defunto consorte, con l’ultimo testamento, aveva stabilito che la rampolla dovesse convolare a nozze soltanto con persone forestiere, tra i tanti partiti che le si offrivano, scelse il barone di Cropani, don Basilio Fiore. Avviato il contratto matrimoniale, la stessa -però- non potè condurlo a buon fine, in quanto il 31 ottobre venne “assediata” e la ragazza per ordine del principe di Cariati, portata in casa del suo agente Gregorace, a Seminara, con la plateale scusa di voler esplorare la volontà della ragazza, datosi che avrebbe meritato sponsali più di rilievo. Questi i i fatti rapportati in data 7 novembre al notaio da donna Plagidia, la quale protestandosi infinite volte ed imputando l’azione a qualche ”persona di capriccio” , assicurava che a tutto l’operato non era estraneo lo zampino di don Domenico Grillo Caracciolo di Oppido, parente tra l’altro del Gregorace, notorio pretensore di far matrimonio tra suo figlio don Lorenzo, con sua figlia donna Cornelia. Il Grillo che aveva fiutato per l’erede l’opportunità di accaparrarsi una pingue dote, non aveva lesinato minacce e lusinghe. Queste venivano blandite dalla figlia donna Lella Grillo, che risultava recarsi spesso a Seminara a fare visita a donna Cornelia, che era da considerarsi oramai una prigioniera. Quello che non si sa è con chi ha convolato a nozze donna Cornelia, è certo però che non sposò l’oppidese don Lorenzo Grillo. (da “Messignadi” di Rocco Liberti)

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