E' durata ben cinquant'anni la mia lunga attesa per coronare un sogno. No, non ho vinto al Superenalotto, né ho ricevuto regali strabilianti. Ho molto più semplicemente potuto partecipare alla Santa Messa di mezzanotte nel mio paese Messignadi, la notte di Natale. Ho rivissuto per intero il fascino e la magia di un rito che mi ha fatto tornare bambino. Ho sentito vicino a me l'amore immenso di mia madre, di mio padre, dei miei nonni, di mia figlia e di tutte quelle persone che hanno popolato la mia infanzia. Ho letto nello sguardo delle persone che mi abbracciavano, sul sagrato della chiesa, cos'è l'Amore, di cosa si nutrono i sentimenti veri, di quanto ci possa aiutare l'essere vicino l'uno con l'altro. Non posso che ringraziare tutta la mia gente per questo immenso regalo. E' stato veramente un Natale di gioia interiore e spero che anche gli altri abbiano potuto godere delle stesse sensazioni. Grazie Messignadi! FILIPPO TUCCI 26/12/2011
“Buona notte Italia, buona notte Calabria”. Era stato questo uno degli ultimi saluti che Filippo Tucci aveva rivolto alla sua terra, alla sua gente condividendo una bellissima fotografia notturna della Calabria vista dal satellite. Quasi il presentimento che presto avrebbe visto quell'insolito panorama proprio dal cielo. Da qualche giorno, stroncato da un infarto, lo scrittore di Messignadi non c'è più. Grande uomo di pensiero e di azione, che dei libri ne aveva fatto la sua grande passione, ha lasciato tutti attoniti e sconsolati. Un paese intero lo piange per aver perso la sua forza e la fonte ispiratrice contro l'isolamento e per la valorizzazione storica e culturale del suo territorio. “Messignadi nel tempo” era stato, infatti, il blog realizzato per la sua gente e per portare nel mondo la voce del paese che gli aveva dato i natali nel 1941. Dopo una lunga esperienza politica e sindacale tra Sondrio e Como, dove è stato anche assessore al turismo nel “Triangolo Lariano” e candidato alle elezioni provinciali nelle file del Partito socialista democratico di Giuseppe Saragat - suo amico personale -, nel 1994 Tucci era ritornato in Calabria, e precisamente a Reggio, dove si è potuto dedicare alla ricerca storica e culturale con una lunga produzione di saggi e articoli. Nel 1967, appena 26enne insieme ad altri giovani comaschi, dopo aver visitato il lager nazista di Mauthausen aveva contribuito a scrivere il libro “Viaggio all'Inferno” recensito da diversi giornali a tiratura nazionale. Ora Filippo Tucci, dopo aver visto l'Inferno sulla terra, siamo sicuri che avrà visto il Paradiso nel cielo.
GIORGIO METASTASIO