Storia e "storie", usi, tradizioni, credenze, linguaggio di un micro-cosmo dell'entroterra calabrese. Blog ideato nel 2010 dal commendatore FILIPPO TUCCI.
mercoledì 11 marzo 2015
Messignadi un grande popolo
Non sembra neanche vero perché tutto è successo così in fretta, anzi troppo in fretta. La sera di martedi 3 Marzo poco dopo la solita sigla e i titoli del tg delle ore 20, mio padre si era appena accomodato nel suo studio in mezzo ai suoi amici libri, i suoi amati libri, per confrontare e definire alcune foto storiche che avrebbe voluto pubblicare nel suo blog forse l'indomani. Nemmeno sono passati due minuti e lui dolorante si è alzato con fatica dalla scrivania, siamo accorsi io e mia madre e l'abbiamo aiutato a stendersi sul divano ma subito ci siamo resi conto che la situazione era davvero gravissima, inutili i primi soccorsi, inutile la corsa in ambulanza, mio padre ci ha purtroppo lasciato durante il tragitto per l'ospedale. Le sue ultime parole sono state: "Sto morendo, portami a Messignadi!". Ho incominciato a non capire più nulla (ammesso che ci fosse qualche cosa da capire!) e tutto mi riportava alla morte della mia amata sorella Ilaria: telefonate, pianti, pratiche burocratiche e frasi di cordoglio. Il mio dolore, quello di mia madre e tutto il mondo che nel giro di un'ora tornava a crollarci addosso. Rientrato a casa completamente frastornato ho acceso il pc e ho cominciato a veder circolare su fb stati che annunciavano con tristezza e stupore la morte del mio papà e io stesso ho voluto salutarlo attraverso il gruppo che affianca il suo blog. Prima è stata la volta della camera mortuaria, dove lui disteso col suo abito elegante era ben sorridente, proprio così, sembrava sorridere a tutti coloro che erano giunti a fargli visita e poi il funerale, e naturalmente non potevo non accontentarlo quindi si è svolto nella sua prediletta Messignadi. La mia famiglia ha abitato prima a Como città, poi in provincia di Como e infine a Reggio Calabria ma per lui c'era solo e sempre in testa e in tutte le salse Messignadi. Dopo la morte di Ilaria ormai questo paese era diventato la nostra seconda casa soprattutto nei weekend, il luogo dove mio padre era nato e cresciuto, anzi persino lo stesso giorno della sua morte eravamo la mattina rientrati a Reggio proprio da Messignadi dove avevamo trascorso come al solito il fine settimana. Appena giunto il carro funebre davanti alla chiesa parrocchiale i Messignadesi si sono "riappropriati" di mio padre, un intero paese commosso e addolorato è venuto a rendergli l'ultimo saluto e ad abbracciare noi parenti. In quel momento non ho visto un semplice paesello, una semplice comunità, ma una vera e propria grande famiglia che ha trasformato il nostro dolore nel loro: chi piangeva, chi si toglieva il cappello, chi si stringeva attorno noi, tutti a ripetermi che mio padre era stato un "grande uomo" e che sarebbe tanto mancato, un grandissimo esempio di semplice sensibilità e solidarietà che nelle città ormai si è affievolito. Finalmente ho compreso da dove nasceva l'amore di mio padre per Messignadi e perché esso è stato il suo ultimo pensiero, come tutti i luoghi Messignadi può essere amato oppure odiato, potrà essere reputato bello oppure brutto, ma quando il paese è unito diventa un unico cuore, un'unica passione e naturalmente un'unica voce e quindi un unico "grande popolo". Messignadi ha insegnato a mio padre Filippo come affrontare e amare la vita e a saper valorizzare le cose più semplici, tutto ciò che egli ha fatto durante la sua esistenza lo deve proprio ad esso e soprattutto alla sua bellissima umanità, ecco la ragione per cui ha ideato e creato il blog "Messignadi nel tempo" e condotto la trasmissione "Alla ricerca delle radici perdute" su Radio M Calabria, proprio per fare in modo che Messignadi recuperando la propria storia, la propria identità e la propria dignità, potesse riscattarsi ed essere fiero e orgoglioso di sé senza mai abbassare la testa dinanzi a niente e a nessuno. Questo era il sogno di mio padre e sono contento poiché sono sicuro che i suoi compaesani seguendo anche il suo esempio attraverso tante opere e varie iniziative sapranno rendere Messignadi sempre più "grande". Caro papà ho realizzato il tuo desiderio: ora potrai riposare per sempre in pace nella tua Messignadi. MIRKO TUCCI
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