IN RICORDO DI UN AMICO
Cari amici, siamo nati e cresciuti in un piccolo paese, Messignadi, più o meno ci conosciamo tutti, rispettiamo la nostra comunità con orgoglio. Tante le cose da raccontare e da ricordare del nostro passato e della nostra vita, tante persone che abbiamo conosciuto che si sono distinti in vari rami sociali e morali. Un nostro caro compaesano mancato da alcuni anni, ancora giovane, voluto bene e amato da tutti, un'intelligenza al di sopra della norma e molto poliedrico. Lo conoscevo da piccola la mia famiglia frequentava ogni tanto la sua, la signora Filomena “a greca” era la sua mamma, una donna piccola di statura ma grande di cuore e molto pacata. Paolo Talia detto Paolino, laureato in ingegneria, ha dedicato la sua vita alla didattica scolastica divenendo poi preside. Si è sposato e ha vissuto la sua vita in provincia, a Delianuova, un paese non molto lontano dove è anche divenuto vicepresidente del consiglio comunale. Ha avuto due figlie che adorava, ma la sua professione e la sua famiglia non gli impediva di fare spesso visita al suo paese d'origine, alla sua anziana mamma e ai suoi parenti. L'anno prima che Paolino se ne andasse, un giorno mi trovavo in Francia, a Lourdes in pellegrinaggio, assieme ad una mia amica la dottoressa Angela Barillaro abbiamo fatto il viaggio in aereo mentre il gruppo è andato con il treno. Nella grande piazza davanti alla Grotta della Madonna, si recitava il Santo Rosario, assorti nella preghiera, accompagnati dal sottofondo del lieve fruscio delle acque del fiume. Vicino a noi seduto su una panchina noto un signore magro, scavato in volto, irriconoscibile, che però mi ricordava vagamente qualcuno e chiedo conferma alla mia amica. Dopo le preghiere ci avviciniamo con discrezione, volevamo vederlo da vicino e porgli qualche domanda. Paolo ci ha anticipato salutandoci e felice di vederci ci siamo dati appuntamento per il giorno dopo. Abbiamo chiacchierato a lungo, ci ha raccontato della sua vita e con molta delicatezza dei suoi problemi che lo affliggevano. Caro Paolo la tua timidezza nascondeva i tuoi veri e grossi problemi di salute, ma non volevi rattristarci. Ci siamo salutati, l'ultimo saluto, dandoci appuntamento a Lourdes per l'anno prossimo ma lui è volato in cielo. I Messignadesi lo ricordano sempre come un eterno ragazzo, stimato da tutti per la sua personalità accompagnata dalla dolcezza del suo sorriso. Anche Messignadi nel tempo lo ricorda con molto affetto.
GIUSEPPINA CONDELLO TUCCI