mercoledì 23 febbraio 2022

MESSIGNADI UNIVERSITAS O COMUNE

 


MESSIGNADI UNIVERSITAS O COMUNE

Il sito del Sistema Archivistico Nazionale riporta Messignadi come UNIVERSITAS dal secolo XIII al 1806 e poi COMUNE dal 1811 al 1865, così come anche diversi atti e documenti risalenti a quelle epoche. Il fatto è capire che cosa intendiamo con i termini UNIVERSITAS e COMUNE. In verità non ci sono prove che testimoniano che Messignadi sia mai stato completamente indipendente come COMUNE autonomo, anzi rispettivamente nel 1846 e nel 1867 si registrano due tentativi non andati a buon fine da parte della cittadinanza messignadese di affrancarsi dal comune superiore di Oppido Mamertina, ciò testimonia come Messignadi fosse a quei tempi sotto la giurisdizione oppidese. Tornando al termine COMUNE in realtà non indicherebbe l'odierna istituzione comunale, ma un'organizzazione d'origine medievale dove la cittadinanza di un centro abitato si riuniva in piazza in un'assemblea COMUNE (cioé l'UNIVERSITAS), qui si deliberava sulle norme statutarie e si eleggevano un sindaco e degli eletti che avevano il "potere esecutivo" assistiti da un gran consiglio o da un consiglio minore. Questo potrebbe essere il significato più corretto da attribuire all'espressione MESSIGNADI COMUNE: Messignadi aveva una propria UNIVERSITAS denominata poi COMUNE con cui gestiva autonomamente i propri affari pur rimanendo sotto l'amministrazione di Oppido, tale organizzazione di autogoverno civico (tecnicamente un SOTTOCOMUNE) nel villaggio è venuta meno con l'avvento del nuovo Regno d'Italia.

a cura di MIRKO TUCCI

in base alle informazioni tratte dalle seguenti fonti:

appunti per "MESSIGNADI nel tempo" di FILIPPO TUCCI

"I QUADERNI MAMERTINI" di ROCCO LIBERTI

"MESSIGNADI EDITO ED INEDITO" di GIUSEPPE LANDO

sabato 5 febbraio 2022

QUANDO FAUSTO LEALI SI RICORDO' DI MESSIGNADI

QUANDO FAUSTO LEALI SI RICORDO' DI MESSIGNADI


(
dal profilo Facebook di Mirko Tucci post del giorno 15 settembre 2020)

Ho visto che in quest'edizione del Grande Fratello Vip c'è tra gli altri il bravissimo cantante Fausto Leali, in passato molto noto. Mio papà Filippo una volta mi ha raccontato che negli anni '70 (se non ricordo male, io nemmeno esistevo) giunse a Messignadi a fare un concerto per una festa di paese proprio Fausto Leali, costui terminati i festeggiamenti s'intrattenne per tutta la nottata fino al mattino seguente. Qualche tempo dopo mio papà, a Roma per un congresso, prese il treno per Milano per poi tornare a Como, su quel treno la coincidenza volle che si sedette proprio accanto a Fausto Leali. I due si riconobbero quasi immediatamente e passarono tutto il tempo a parlare di Messignadi e della splendida spensierata notte passata a mangiare e a bere vino a casa di don Giacomo De Gori in compagnia anche di tanti altri paesani. Fausto rivelò a mio padre che mai aveva ricevuto in tutta la sua carriera un trattamento così caloroso ed accogliente da parte di una comunità e aggiunse che i Messignadesi sono fortunati perché pur non avendo tanto a disposizione possedevano tuttavia una cosa che da tante altre parti ormai mancava: una grandissima umanità che li portava ad amare veramente la vita. C'è di più: in conclusione disse scherzando che se Messignadi non fosse stato così lontano si sarebbe anche lui trasferito lì. Arrivati alla stazione ferroviaria di Milano i due si congedarono e Fausto che allora abitava a Monza invitò mio padre ad andare un giorno a casa sua a prendere un aperitivo. Sono trascorsi tanti anni da quel momento purtroppo mio padre e don Giacomo De Gori non ci sono più ed io non ho alcun contatto col signor Leali, peccato sarebbe stato interessante poter aggiungere altri particolari su quella notte messignadese decisamente fuori dal comune.

MIRKO TUCCI