domenica 13 marzo 2011

Presentazione

La storia, per quello che nei libri si ritrova, è molto avara di notizie su Messignadi . Nulla si conosce delle sue origini, del suo “etimo”, della sua evoluzione  nel corso dei secoli. Non ci sono resti di nobili  palazzi, nè ruderi di importanti castelli o di artistiche Chiese che  possano illuminare il passato di questo paese. Certamente  ciò è da ascrivere alla violenza distruttrice dei terremoti e delle altre calamità naturali, ma anche all’incuria umana che non ha saputo preservare le tracce visibili della propria storia. Nè si sa di personalità messignadesi  che si siano distinte al punto da dare lustro al  borgo natio( eccezion fatta per il musicista G. N. Muratore).Tutto ciò, però, non può essere considerato conclusivo, perché comunque la comunità  messignadese  esiste ed è una realtà con una sua precisa  connotazione socio-economica, che viene da molto lontano ed ha superato indenne ogni tipo di asperità, al contrario di altri paesi persi nel buio della storia. Allora ciò che i libri non  raccontano, ciò che i ruderi non possono testimoniare và ricercato andando ad esplorare la “memoria storica”, che si è formata nei secoli, e che trova, ancor oggi, la sua esternazione negli usi, nel linguaggio, nelle leggende, nelle  credenze, nelle “storie”,ecc., che sono il dna, unico e irripetibile, di ogni comunità. Vi è da sottolineare, infine, il rischio che si interrompa, e vada perduta, la “catena di conoscenze”, trasmessa  per secoli da generazione in generazione, considerato che la famiglia – fondamento della comunità storica – non assolve, nella società moderna, a questo ruolo. Da queste considerazioni nasce l’esigenza di condividere quello che già si conosce, ma anche e soprattutto, di organizzare una metodica ricerca , con la collaborazione di quanti  dimostrano sensibilità a questo tema.
                                               
        

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