CENNI DI RICORDI
Storia di decenni passati, che hanno segnato il nostro paese. Molti dei nostri compaesani messignadesi hanno dato un contributo collaborando con il loro impegno e con il loro lavoro per renderlo un centro operoso, moderno e confortevole. Ero bambina, ricordo i negozietti di generi alimentari, dove andavamo a comprarci il panino con la mortadella e piccoli esercizi commerciali dove ognuno si riforniva giornalmente di qualsiasi necessità. Le botteghe dei maestri artigiani tuttofare: dai vestiti, alle scarpe, al legno, al ferro, allo stagnare. I nomi di alcuni maestri: mastro Alfonso Madafferi, mastro Pietro Andronaco, mastro Giosofatto Reitano, mastro Nino Barbaro, mastri dell'edilizia come Nino Barillaro e Vincenzo De Francesco, lo stagnino e i giovani mastro Pasquale Scarcella e Giuseppe Riganò e tanti altri, la maestra Giulia, la maestra Nazarena e la maestra Nicolina. Si trovavano anche giornali, il quotidiano La Gazzetta del Sud era il più venduto. Messignadi, un paesino il nostro, pieno di vitalità e di aggregazione ha sempre esaltato le umili virtù dei suoi abitanti. Ricordo con piacere un uomo, che si è evidenziato e posto all'attenzione della comunità, Vincenzo Riganò consigliere comunale molto attento alle necessità del luogo, sempre presente agli eventi civili, religiosi e festivi paesani e promotore di diverse iniziative. Riganò gestiva assieme alla moglie Meluzza, una donna molto dolce, un negozio di alimentari. Ha ideato e avviato una sala cinematografica: il Cinema Vincenzo Bellini, la medesima sala veniva utilizzata anche per varie eventi e cerimonie. Da MESSIGNADI nel tempo un doveroso ringraziamento a Vincenzo Riganò per il suo operato in favore del paese. Messignadi, piccola frazione di Oppido Mamertina, con una storia secolare alle spalle, dopo tanti sacrifici affrontati piano piano è riuscito ad emergere, conquistando la fiducia e l'orgoglio della sua stessa gente e dei centri limitrofi.
GIUSEPPINA CONDELLO TUCCI