martedì 20 dicembre 2011

El Capitan Pedro Carpinelli                                             4
di Luis Resquin Huerta

Tra i volontari che abbracciarono, durante la guerra del Chaco, la causa della nostra Patria vi furono alcuni che  dimostrarono un fervore di veri paraguayani. Vogliamo ricordare il cap.Pedro Carpinelli, questo figlio diletto della patria di Verdi e di Rossini, che ebbe non solo l’onore di organizzare la prima banda del Corpo della  Polizia della città di Asuncion, ma che onorò le tre stelle di capitano di Fanteria con la Croce del Defensor, la medaglia del Bouqueron e la Croce del Chaco. La sua volontà di servire nell’Esercito Nazionale è un vero esempio di virtù militari, degno di figurare accanto a quell’altro figlio di Marte che fu il maggiore Bullo, anche lui italiano, durante la prima guerra. Romantico, come il magg. Bullo, scalò tutte le vette dell’eroismo raccogliendo tanti riconoscimenti da parte dei suoi commilitoni e della patria paraguaiana. La sua carriera di professore di musica lo portò a dirigere importanti complessi bandistici : come vice direttore la banda militare di Concepcion e della  4° zona militare con sede in Encarnacion; direttore della banda  del Battaglione dei Zapadores; battaglione di fanteria n. 2 che si formò nel reggimento Itororo e che culminò con la banda della Scuola Militare nell’anno 1931. Di stanza nel Collegio Militare “Maresciallo  Francisco Solano Lopez” fonda una banda musicale propria. A questo scopo fu inviato, dal Governo della Nazione, a Buenos Aires (Argentina) per l’acquisto degli strumenti necessari. Già era in piena attività  e stava per iniziare le sue prime lezioni, quando si scatenò la guerra del Chaco. All’interno della Scuola Militare  si forma il glorioso R.I. 6 al comando del magg. Arturo Bray. Essendo il capitano Carpinelli straniero, il decreto di mobilitazione non lo riguardava, ragione per cui la Direzione lo invitò a restare nella capitale. Questo nobile figlio della patria di Garibaldi, sentendosi paraguaiano come l’ultimo degli abitanti, decise di richedere e sollecitare il riconoscimento della cittadinanza del Paraguay. Poco dopo gli veniva concesso l’onore di lottare, insieme ai suoi  amati compagni, per la Patria sua, dei suoi figli e della sua sposa. Gia in pieno Chaco, mentre infuriava la battaglia, nel mezzo del rumore dei cannoni e del crepitio delle mitragliatrici, il capitano Carpinelli incoraggiava gli eroici cadetti nella storica Punta Brava, al suono dell’epico “Campamento Cerro Leon”. Questo fu il suo battesimo di sangue, per festeggiare, dopo una lunga attesa di ventitre giorni, la prima grande vittoria del Bouqueron, ricoperta di gloria e primo passo verso le successive vittorie  che accompagnarono le conquiste del valoroso esercito. Però la sua gloriosa battaglia non finiva qui e infatti lo vediamo partecipare alla battaglia del 4 – 6  di luglio a Nanawa, come Ufficiale agli ordini del Comando della famosa VI° Divisione. Nella successiva offensiva dell’esercito del Paraguay fu designato Capo della Frontiera e gli toccò di dover difendere cinque km di confine, con un pugno di musicisti. Nei tre anni della guerra del Chaco, solo due volte andò in licenza nella capitale. La prima volta per portare la bandiera boliviana ed altri documenti sottratti al nemico e la seconda per curarsi. Per completare i suoi meriti, contrasse matrimonio con donna Francisca Yegros, erede legittima del gen. Fulgencio Yegros, Capo indiscusso dell’indipendenza del Paraguay. Accanto a questa virtuosa e nobile donna formò il suo focolare, fortificò il suo spirito e accese il suo amore per il Paraguay con diversi figli. Nel 1946 si congedò dall’Esercito Nazionale che aveva servito per quarantatreanni con lealtà professionale e amore verso la sua Patria. Queste linee le abbiamo tracciato per rendere il nostro omaggio di gratitudine e giustizia attraverso questi episodi, molti dei quali furono taciuti per il forte spirito di soldato e per il suo romanticismo latino, al servizio del Paraguay.

(estratto e tradotto dal giornale ufficiale dell’Esercito Paraguayano)

                                                       
                                    messignadineltempo.blogspot.com

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